venerdì 13 maggio 2011

I piloti dell'elisoccorso sono assicurati dall'Inail

A seguito del tragico incidente occorso all'Elicottero di Pieve di Cadore nell'agosto 2009, che è costato la vita al pilota, al tecnico elicotterista, al medico e ad tecnico di elisoccorso, i familiari del pilota si sono rivolti al Patronato ACLI per seguire la pratica di indennizzo presso l'INAIL. Secondo la vigente legislazione, pur trattandosi di lavoro dipendente, il lavoro come pilota non rientrerebbe tra quelli coperti dal'assicurazione INAIL. Nonostante l'opposizione iniziale dell'Istituto, il Patronato ha obiettato che i piloti utilizzano abitualmente gli strumenti di ufficio (PC, fax), svolgono attività quotidiana di briefing con supporto di audiovisivi, contribuiscono alle attività manuali di manutenzione ordinaria del velivolo. Lo svolgimento di tali attività comporta l'entrata nel campo di assicurazione dell'INAIL, che si estende automaticamente anche alle altre attività lavorative. Per questo motivo l'INAIL ha accolto il ricorso ed erogato la rendita ai superstiti.
Documento ACLI

mercoledì 4 maggio 2011

Riflessioni sul 112 - 1

I miti da sfatare

L'Europa ci obbliga ad abolire tutti i numeri di emergenza ed a sostituirli con il 112
Falso. L'Europa ci chiede che su tutto il territorio italiano sia possibile accedere a tutti i servizi di emergenza tramite il numero 112, che deve garantire la risposta multilingue, ma non impedisce che vengano mantenuti gli altri numeri di emergenza. Infatti Francia, Regno Unito e Germania hanno attivato il 112 mantenendo anche i vecchi numeri di accesso diretto a Emergenza Sanitaria, Vigili del Fuoco, Polizia.


Chiamando il 112 la Centrale Operativa visualizza la posizione del chiamante
Falso. La Centrale Operativa visualizza la posizione del chiamante solo se si tratta di un numero di rete fissa; oltre ad essere una percentuale minima delle chiamate, ciò è possibile già oggi anche sul 118. In caso di chiamate da cellulare, la Centrale Operativa visualizza la posizione del ripetitore cui è connesso il telefono chiamante. che può distare anche più di 10 km dalla posizione vera dell'utente. Ciò perchè a livello europeo manca, a differenza degli USA, un formato standard per trasferire la posizione effettiva del telefono determinata mediante triangolazione tra le celle della rete mobile.