mercoledì 10 luglio 2013

L'insostenibile leggerezza dell'inutile

Avevamo già accennato alle reazioni scomposte in merito alla necessità di maggiore sicurezza sui campi di gioco seguite alla morte del calciatore Morosini.
Sull'onda di quelle reazioni è finalmente approdato alla Gazzetta Ufficiale il tanto atteso Decreto Balduzzi "Disciplina della certificazione dell'attivita' sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita", già firmato in aprile ma rimasto a stagionare un pochino.
Una delle finalità del decreto è quella di garantire maggiore tutela agli sportivi mediante una revisione delle modalità di certificazione dell'idoneità fisica.
Quando muore uno sportivo, professionista di alto livello, la riflessione che mi viene spontanea è che, stante la quantità e qualità di accertamenti clinici che vengono eseguiti dalle Società (anche per tutelarsi da incauti acquisti, e quindi ben approfonditi..), ci sono patologie che comunque sfuggono a qualsiasi diagnosi preventiva...
Invece i soloni accreditati dal Ministero, ben sapendo che la visita medica serve a poco o nulla e che un'ECG a riposo quasi mai rivela anomalie anche in soggetti con gravi patologie cardiache, che cosa decidono?