giovedì 14 novembre 2013

The Untouchables

Qualcuno lamenta che in Italia i Magistrati sono una casta di intoccabili, ma è certo che loro, almeno, devono rispondere alla Legge. Veramente intoccabili sono invece i vertici di ENAC, che le leggi se le fanno da soli e non sono tenuti a rispondere a nessuno: se qualcuno prova a contestarli, non tentano nemmeno di spiegarsi, semplicemente guardano con disprezzo chi si azzarda a mettere in discussione il loro operato.
Il recente passato dell'elisoccorso è costellato di perle prodotte da questi grandi saggi, che con la scusa di perseguire la sicurezza hanno prodotto più volte regolamenti assurdi: come ad esempio quello che impedisce l'uso dei visori notturni (NVG) ai piloti civili...
Ma il massimo l'hanno raggiunto con la circolare sulle elisuperfici APT- 36 del 30 ottobre 2013, che stabilisce al paragrato 10.1 che "il mancato rinnovo dell'autorizzazione entro la scadenza non consente l'ulteriore utilizzo dell'elisuperficie".
Per comprendere l'assurdità di questa decisione, bisogna sapere che le elisuperfici delle basi HEMS e quelle dove si effettuano più di 100 movimenti l'anno (ovvero quelle dei principali ospedali) devono essere approvate dall'ENAC; l'autorizzazione ha durata triennale e deve essere rinnovata mediante una visita di verifica da parte degli ispettori dell'ENAC.
Dato che siamo in Italia, i gestori presentano regolarmente domanda di rinnovo, ma i funzionari di ENAC non hanno tempo di verificare tutte le basi prima della scadenza, così da quindici anni a questa parte la prassi prevedeva che, se l'elisuperficie non aveva subito modifiche dopo la precedente approvazione e la domanda era stata regolarmente presentata, l'elisuperficie poteva continuare ad essere utilizzata anche dopo la scadenza, in attesa della visita.
Con la nuova circolare cambia tutto: dalla scadenza in poi, anche se la colpa della mancata visita è di ENAC, l'elisuperficie non può essere utilizzata.
L'AREU Lombardia e la Regione del Veneto hanno scritto formalmente ai vertici di ENAC chiedendo di rivedere tale decisione, la cui applicazione comprometterebbe il servizio di elisoccorso. Ed ENAC cos'ha fatto? Non si è neppure degnata di rispondere (come forma e cortesia vorrebbero), anzi voci di corridoio narrano che il Vice Direttore Generale sia parecchio stizzito: come si permettono questi volgari gestori di elisoccorso di mettere in discussione il suo operato? Come possano osare di pensare che ENAC ammetta di aver sbagliato? Che si arrangino...
Risultato: i servizi di elisoccorso continuano ad operare sulle elisuperfici scadute (e quindi vietate da ENAC) e direttori, gestori delle elisuperfici e piloti se ne assumono tutte le responsabilità: se succedesse un incidente, siamo certi che ENAC sarebbe pronta a scagliare la prima pietra.
E le Direzioni Aeroportuali, sulle quali ricade il dovere d'ufficio della vigilanza, informate ufficialmente di tale situazione, invece che intervenire e bloccare l'attività, fanno finta di non aver saputo nulla.
Di questi tempi va di moda prendersela con quei politici che rubano lo stipendio: magari fossero i soli che fanno andare a rotoli l'Italia, ahimè.