L'Ordine dei Medici di Bologna ha presentato alla Procura della Repubblica un esposto contro la Regione Emilia Romagna per i progetti sul triage in Pronto Soccorso e sulla Medicina Perioperatoria (Prima) e contro la Regione Toscana per il progetto See and Treat per la risposta alle urgenze minori in Pronto Soccorso.
I medici bolognesi si dedicano a scrivere ben 15 pagine per contestare questi progetti non di fronte al Giudice Amministrativo, ma direttamente alla Procura della Repubblica, ritenendo si configuri il reato di cui all'art. 348 del Codice Penale, l'abuso di professione medica. Contestando persino il fatto che l'infermiere possa medicare in autonomia le piccole abrasioni, ovvero quei gravissimi quadri clinici che una volta trattava la nonna, e che oggi a loro avviso necessitano di una approfondita visita da parte del medico di Pronto Soccorso.
Possiamo poi lamentarci se gli utenti intasano i Pronto Soccorso per ogni sciocchezza?
Se molti medici che si rendono irreperibili appena chiuso l'ambulatorio avessero un concetto di lavoro temprato dalla pratica, o magari semplicemente provassero a mettersi per qualche istante nei panni dell'utenza, si renderebbero conto di quanto sia fondamentale un'integrazione di ruoli tra medico e infermiere per un corretto utilizzo delle risorse, nonchè di come la crescita delle comptenze infermieristiche sia vantaggiosa sia per la popolazione che per i medici.
E sull'autobus conviene salire prima che sia già passato.....

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