giovedì 21 luglio 2011

Tu vuo' fa' l'americano....

Consiglio la lettura del bell'articolo comparso su N&A di giugno 2011 a firma di Francesco Benci, Fabio Benci e Jacopo Riccucci: "Alcune tecniche di mobilizzazione nel trauma: Log-Roll vs Barella a cucchiaio". Gli autori, rivedendo la letteratura (peraltro scarna) in materia arrivano a una conclusione netta: in un paziente supino, l'utilizzo della barella a cucchiaio è decisamente più indicato di quello dell'asse spinale, poichè la manovra di log-roll è quella che maggiormente destabilizza il rachide.

Ricordo quando più di 10 anni fa in un consesso nazionale sostenni che la barella a cucchiaio portava numerosi vantaggi rispetto all'asse spinale: non solo evitava il pericolosissimo log-roll, ma dava maggior contenimento laterale e maggiore base d'appoggio alla schiena, evitando il decubito solo su nuca, vertebre toraciche e sacro tipico dell'asse. Orrore di tutti i professori: le famose famigerate linee guida americane non comtemplavano il cucchiaio, che pertanto era mero strumento di morte....

Tenni per me il sospetto che il mancato impiego della barella a cucchiaio derivasse dalla sua origine europea... Quando mai una cosa inventata in Europa avrebbe potuto essere meglio di una made in USA, patria della cultura sanitaria dell'emergenza...

Vedo in quell'articolo uno spiraglio di luce... Magari in un futuro non saremo per forza obbligati a vedere medici imparare gli algoritmi degli EMT americani... O ad aborrire le soluzioni colloidali preferendo litri di acqua... Magari guarderemo con un occhio un po' più critico, tramite la nostra professionalità, a quel che viene da oltreoceano...

E magari, sfogliando la letteratura, scopriremo che tenere un paziente otto ore in Pronto Soccorso a decombere su un'asse spinale è una tortura più raffinata di quelle della Santa Inquisizione...

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