Il Giudice del Tribunale di (Omissis) ha condannato in primo grado a 6 mesi di reclusione un medico del Servizio di Continuità Assistenziale per omissione di atti d'ufficio.
Il medico aveva ricevuto la richiesta da parte della Centrale Operativa 118 di intervenire a domicilio di una paziente verosimilmente colpita da ictus in quanto tutte le ambulanze erano impegnate in altri interventi in codice rosso e durante la telefonata aveva riferito all'operatore che non era tenuta ad effettuare l'intervento.
Solo dopo un notevole lasso di tempo il medico decideva di recarsi a domicilio della paziente, dove giungeva dopo che l'ambulanza, nel frattempo liberatasi, aveva già condotto la paziente in ospedale.
Il giudice ha negato la concessione delle attenuanti generiche, ritenendo estremamente grave il comportamento del medico.

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