L'1/3/2015 in Val Fonda, sopra Misurina (BL), una valanga ha travolto tre scialpinisti, tra cui due volontari del CNSAS. Uno è deceduto subito, mentre gli altri due, estratti in condizione di arresto circolatorio ed ipotermia, sono stati trasportati dagli elicotteri del SUEM di Pieve di Cadore e dell'Aiut Alpin Dolomites agli ospedali di Treviso e di Trento, dove sono stati sottoposti a circolazione extracorporea con ripresa dell'attività circolatoria spontanea, ma sono purtroppo successivamente deceduti.
Il tragico evento è stato accompagnato da quello che purtroppo sta diventando uno scenario consueto: medici, infermieri e personale del CNSAS, che operavano sul posto in condizioni di grave pericolo, sono stati allietati dallo svolazzare sopra le loro teste dell'elicottero dei Vigili del Fuoco, che, incurante del disturbo provocato alle operazioni e dei rischi provocati, ha concluso la sua esibizione atterrando senza motivo sul luogo dell'evento.
La sala operativa dei Vigili del Fuoco di Belluno, che ha allertato il loro elicottero basato a Venezia senza coordinarsi con gli altri enti di soccorso, ha immediatamente diffuso alla stampa la notizia del loro prodigioso intervento.
Anche in questa occasione gli elicotteristi di Venezia sono decollati prontamente, evitando accuratamente di chiedersi che cosa stavano andando a fare su una valanga dove erano già presenti tutti i soccorsi necessari.
D'altra parte, essendo i VVF eroi per definizione, nessuno chiede loro conto del modo in cui operano e dei soldi buttati: il trionfo dell'autoreferenzialità impunita.

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