lunedì 16 gennaio 2012

Un vero giornalista: spiega benissimo quello che non sa (*)

Che la causa principale dell'incidente sia stata una dose fatale di italico pressapochismo pare sia acclarato.
Che la gestione iniziale dell'emergenza sia stata sprovveduta pure.
Diranno invece le perizie se la decisione di incagliare la nave, invece di evacuarla in mare aperto, sia stata volontaria o involontaria, provvidenziale o deleteria, se abbia facilitato o complicato l'evacuazione.

Su una cosa invece mi sento di fare una riflessione: tutti i quotidiani pubblicano feroci accuse dei passeggeri nei confronti dell'equipaggio, che sarebbe stato incapace di gestire l'evacuazione. A questo proposito mi sento di dire:
- credo che riuscire ad evacuare più di 4000 persone da una nave sia un'impresa colossale, e che lo sia ancor di più se la nave è sbandata;
- credo che anche qualora fosse vero che il comandante è sbarcato tra i primi e che qualche membro dell'equipaggio si è imbarcato prima dei passeggeri, sia comunque innegabile che centinaia di membri dell'equipaggio si siano prodigati con successo per salvare i passeggeri;
- dai filmati dei passeggeri non vedo tutto questo panico, e credo anche che tanta gente non avrebbe avuto tempo o sangue freddo di filmare e fotografare, se veramente si fosse sentita in punto di morte;
- non so se proprio tutti quelli che si lamentano di avere nuotato lo hanno fatto perchè altrimenti sarebbero rimasti a bordo, o se alcuni hanno di testa loro deciso di non attendere l'imbarco sulla scialuppa.

So che non c'è speranza, ma non riesco a non irritarmi quando vedo che i giornalisti scrivono solo notizie, e che non solo le notizie non hanno attinenza con i fatti, ma addirittura i fatti sono distorti o inventati per rendere la notizia più succulenta.

(*) Leo Longanesi

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